12 dicembre, 2005

Il Semantic Web

Il Semantic Web o web semantico è il futuro del World Wide Web.
È un’iniziativa fortemente voluta da Tim Berners-Lee, inventore del Web e fondatore del W3C.
La ricerca, lo sviluppo e la diffusione del Semantic Web sono coordinati dal World Wide Web Consortium (W3C) ovvero dall’organismo che si occupa di scrivere le specifiche e diffondere le tecnologie relative al Web.
Il W3C definisce il Semantic Web come “framework that allows data to be shared and reused across application, enterprise, andcommunity boundaries”.
Il Semantic Web ha quindi a che fare con dati e l'obiettivo principale è quello di condividere e riutilizzare dati attraverso applicazioni, imprese e comunità.

Un Web di dati

Il Web consente di condividere e riutilizzare documenti in formato HTML come una grande biblioteca i cui utenti sono le persone che cercano e leggonotesti. Il Semantic Web deve essere pensato invece come un grande database mondiale i cui utenti sono programmi o agenti software che aiuteranno le persone a gestire e selezionare i dati e i "metadati"(i "metadati" costituiscono in qualche modo il curriculum vitae dei dati, ovvero raccolgono le informazioni relative al dove, al quando, al come e da chi i dati sono stati ottenuti. Si tratta quindi di un corredo indispensabile per rendere tali dati fruibili correttamente da chiunque, anche a distanza di tempo e di spazio.)

Nel febbraio del 2003 il W3C ha pubblicato le specifiche delle tecnologie alla base del Semantic Web: Resource DescriptionFramework (RDF), RDF Schema e Web Ontology Language (OWL) utilizzati per descrivere le risorse e i dati che saranno disponibili in maniera comprensibile alle macchine.
da poco tempo è iniziata la seconda fase di diffusione del Semantic Web che ha come obiettivo la creazione di database e applicativi scalabili in grado di Semantic Web gestire dati in RDF e l’individuazione di “best practices”.

Applicazioni

Le tecnologie del Semantic Web già oggi consentono di affrontare il tema della gestione dei dati in una modalità nuova efunzionale. Così come l’XML da un punto di vista di sintassi ha consentito di integrare sistemi e applicativi differenti, così il Semantic Web, con RDF, consentirà l’integrazione “semantica” dei dati.

I settori che trarranno maggior vantaggio dall’applicazione di queste tecnologie saranno quelli dell’Enterprise Information Integration, del Knowledge Management e dell’Information Retrival tramite l’utilizzo di metadati e ontologie.
Una prima applicazione di concreta utilità è già sotto gli occhi di tutti e va sotto la sigla RSS (RDF Site Summary) o sotto il nome di syndication.
Molti weblog e siti di news esportano i loro contenuti in un formato XML utilizzando un vocabolario con una semantica ben definita, RSS appunto.
Questo abilita alla costruzione di applicativi in grado di aggregare e distribuire notizie e contenuti tra siti differenti, portali o organizzazioni.

siti di riferimento:

– http:/ /www.w3.org/2001/sw
– http:/ /www.w3.org/RDF/
– http:/ /www.w3.org/2004/OWL/

Bibliografia
– Tim Berners-Lee, James Hendler eOra Lassila, “The Semantic Web”, Scientific American, 2001
– Tim Berners-Lee, “ Weaving theWeb”, Harper San Francisco, 1999
– Tim Berners-Lee, “Semantic WebRoad map”, 1998