Archeologia e palmare
Un nuovo e felice uso del "PALMARE" che diventa artefice di un nuovo rapporto con i beni culturali...diventando un nuovo "VIRGILIO" tra la storia...
Tratto da:
Pompei: tra gli scavi con il palmare!
di Eleonora Fioramonti
29/11/2005
http://www.mediazone.info/site/it-IT/ATTUALITA/Attualita/pompei_virtuale.html
SI PARTE da Villa San Marco, antica residenza romana situata a Castellamare di Stabia e sepolta, come Pompei ed Ercolano, dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
E’ questa la prima tappa della visita virtuale che sarà possibile effettuare dal 24 novembre al 31 dicembre tra gli scavi di Pompei.
Visita virtuale sì, perché arricchita per la prima volta da una guida palmare, dotata di localizzatore GPS/WLAN, che sarà messa a disposizione di tutti i visitatori che lo vorranno e arricchirà il loro percorso con immagini, audio e brevi filmati che sveleranno ad ogni passo i segreti più nascosti della città campana.
Il programma utilizzato per questo progetto si chiama Virgilio (Virtual Guide Interactive Location-aware multimedia application for the fruition of cultural heritage) e, come la fedele guida dantesca, ha il compito di accompagnare ed illuminare il cammino di ogni curioso turista.
Virgilio non è altro che una guida palmare, sperimentazione avanzata del progetto HyperGuide, che integra le più avanzate tecnologie vocali, di localizzazione, di cartografia e di rappresentazione e gestione della conoscenza e che permetterà ai visitatori di dialogare e chiedere “in diretta” tutte le informazioni che desidera sui luoghi e beni culturali posti nelle vicinanze, utilizzando la modalità web o anche l’innovativa interfaccia vocale.
L’obiettivo è in ogni modo quello di amplificare le potenzialità di tutte le guide virtuali, che possono essere telefoni o cuffie a contenuto pre-registrato presenti ormai in ogni museo, e rendere in qualche modo linkabile l’ambiente circostante.
Questo progetto è realizzato dal Criai (Centro di Ricerche per l'Informatica e l'Automazione Industriale) e finanziato dal Miur (Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica), in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei che si occuperà soprattutto di fornire le immagini e gli approfondimenti necessari alle informazioni richieste dagli utenti.
Per ora si tratta solamente di una sperimentazione, che sarà gratuitamente messa a disposizione del pubblico durante tutto questo mese… ma chissà se un giorno la tecnologia cambierà definitivamente il nostro rapporto con l’archeologia?
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