Il progetto WED: il web e i non vedenti
tratto da:
M O N D O D I G I T A L E • n . 3 - s e t t e m b r e 2 0 0 5
Il progetto WED: accessibilità al Web“come un dialogo”
(WEb as Dialogue)
Il Web si è rivelato uno dei mezzi di comunicazionepiù efficaci e al contempo economiciper diffondere il patrimonio culturale era aggiungere un ampio pubblico; tuttavia, la sua natura “visiva” esclude di fatto una fasciadi utenti socialmente molto rilevante: idisabili alla vista.
Gli utenti non vedenti accedono al Web facendo uso di screenreader,vale a dire, un software che interpreta il codiceHTML e lo legge “ad alta voce”.
Non tutti i siti, però, hanno le caratteristiche necessarieper “essere letti” dagli screenreader: aquesto riguardo, il consorzio W3C ha emanato,nel maggio 1999, una serie di linee guida per l’accessibilità, la cui seconda versione è attualmente in corso di preparazione(www.w3.org/TR/2003/WD-WCAG20-20030624).
Tali linee guida hanno lo scopo di aiutare a costruire siti effettivamente accessibilia i non vedenti. È risultato presto chiaro però che la rispondenza alle normeW3C non è assolutamente sufficiente a garantire un uso efficiente e soddisfacente del Web ai non vedenti.
Il progetto WED (WEb as Dialogue), svolto in cooperazione dal Politecnico di Milano e l’Università della Svizzera Italiana, affronta il tema dell’accessibilità. L’obiettivo è quello di costruire nuovi principi di design apartire dal paragone tra dialoghi umani e dialoghi “uomo-macchina”, per spostare l’interazione dal canale visivo a quello orale e creare una sorta di “dialogo” tra il sito e l’utente.
Attualmente, i dialoghi con il Web sono assaipoco “naturali”: gli screenreader adottano una strategia di lettura dall’alto a sinistra a in basso a destra che rende l’interazione con il sito lenta e faticosa.
Il lettore può rendersene conto provando a leggere un quotidiano con la stessa strategia:
quanto tempo occorre prima di raggiungere un argomento rilevante?
O perché sia chiaro quali sono i principali argomentitrattati?
Il progetto sembra essere stato recepito anche dal sito dei Beni Culturali che attualmente sta implementando un sistema per "ascoltare" gli articoli pubblicati.
Per vedere le immagini invece un esperimento interessante è stato quello usato nel sito dei
Parchi nazionali delle Incisioni Rupestri della Valcamonica dove le immagini delle incisioni sono state elaborate tramite programmi vettoriali in grado di dare poi informazioni accurate a speciali stampanti in grado di riprodurre immagini in rilevo, facilmente riconoscibili da non vedenti.
(Vedere in proposito il sito : http://www.soprintendenza-archeologica.lombardia.it/parchivalcamonica/parconn/index.htm)